COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 6951 1
PRENOTAZIONE SSN
+39 02 6951 6000

LUNEDì – VENERDì
dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 14 alle 16.30
SABATO CHIUSO

PRENOTAZIONE PRIVATI, ASSICURATI, CONVENZIONATI
+39 02 69 51 7000

LUNEDì – VENERDì
dalle 8.00 alle 19.00
SABATO - dalle 08.00 alle 13.00

PRENOTAZIONE PRELIEVI
02 69517000

Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00

HUMANITAS PER LEI
+39 02 69 51 5151

Dal lunedì al venerdì
Privati, Assicurati e Convenzionati
dalle 9 alle 17

SSN dalle 10:30 alle 17

CENTRO PRIMO INTERVENTO ORTOPEDICO

Dal lunedì alla domenica
Dalle 8.00 alle 20.00

+39 02 69 51 5555

Il servizio è effettuato in regime privato.

Diabete di tipo 2


Che cos’è il diabete di tipo 2?

Il diabete è una patologia che si caratterizza per la presenza di iperglicemia, ovvero un eccesso di glucosio (uno zucchero) nel sangue. Questa condizione può essere dovuta a un’insufficiente produzione di insulina, l’ormone che regola il glucosio nel sangue (è il caso del diabete di tipo 1), o da una sua inadeguata azione, come accade nel diabete di tipo 2.

Quali sono le cause del diabete di tipo 2?

Questa malattia, molto diffusa in tutto il mondo e la cui incidenza è in aumento, è legata a una ridotta sensibilità all’insulina in tessuti quali il fegato, il muscolo e il tessuto adiposo e/o a una ridotta secrezione di insulina da parte del pancreas.

La causa all’origine del diabete 2 non è ancora nota, ma sembra abbia origine poligenica e multifattoriale.

Il rischio di sviluppare diabete aumenta con l’età (in genere si manifesta dopo i 30-40 anni), in caso di obesità e sedentarietà, ma viene anche diagnosticata nei bambini e negli adolescenti. Gioca inoltre un ruolo importante la familiarità.

Quali sono i sintomi del diabete di tipo 2?

Il diabete di tipo 2 è spesso asintomatico per molti anni e soprattutto nei primi tempi, l’iperglicemia non è così grave da provocare la manifestazione dei sintomi caratteristici, come:

Diagnosi

La diagnosi di diabete si effettua con un esame del sangue: è sufficiente il riscontro di un valore di glicemia plasmatica a digiuno >126 mg/dl confermato in almeno due giornate differenti, in alternativa valori > 6.5% di emoglobina glicata, confermati in un secondo prelievo, oppure il riscontro occasionale di una glicemia >200 mg/dl in presenza di sintomi.

Trattamenti

La diffusione del diabete è legata in gran parte allo stile di vita e all’aumento di obesità e sedentarietà, pertanto la prima forma di trattamento (e anche di prevenzione), consiste in una corretta alimentazione e in un’attività fisica regolare.

Alla terapia educazionale è bene affiancare la terapia farmacologica. Non esiste una terapia farmacologica valida per tutti, ma occorre impostare una terapia personalizzata nel rispetto delle caratteristiche del singolo paziente.

Sono diversi i farmaci disponibili:

  • Farmaci secretagoghi (sulfaniluree), che agiscono sulla secrezione di insulina da parte del pancreas.
  • Biguanidi (metformina), che migliorano la sensibilità periferica dell’insulina normalmente prodotta.
  • Tiazolidinedioni, migliorano la sensibilità periferica dell’azione insulinica e agiscono sul metabolismo degli zuccheri.
  • Agonisti del recettore GLP-1, stimolano il pancreas a produrre insulina in maniera fisiologica, quindi in relazione all’iperglicemia.
  • Inibitore della DPP-4: effetti sul metabolismo degli zuccheri in maniera simile ai precedenti.
  • Inibitori dell’alfa-glucosidasi: riducono l’assorbimento intestinale del glucosio.
  • Insulina: anche i pazienti affetti da diabete tipo 2 spesso si possono giovare del trattamento con insulina sottocute a volte associata alle terapie descritte in precedenza.

Come prevenire il diabete di tipo 2?

Per prevenire l’insorgenza del diabete di tipo 2 è bene adottare un sano stile di vita, con attività fisica aerobica di moderata intensità della durata di almeno 20-30 minuti al giorno o 150 minuti alla settimana, e con un’alimentazione corretta, che contempli un adeguato, non eccessivo apporto calorico e riduca il consumo di acidi grassi saturi (animali), in favore di quelli acidi grassi insaturi (omega 3). È bene poi non fumare.