COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 6951 1
PRENOTAZIONE SSN
+39 02 6951 6000

LUNEDì – VENERDì
dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 14 alle 16.30
SABATO CHIUSO

PRENOTAZIONE PRIVATI, ASSICURATI, CONVENZIONATI
+39 02 69 51 7000

LUNEDì – VENERDì
dalle 8.00 alle 19.00
SABATO - dalle 08.00 alle 13.00

PRENOTAZIONE PRELIEVI
02 69517000

Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00

HUMANITAS PER LEI
+39 02 69 51 5151

Dal lunedì al venerdì
Privati, Assicurati e Convenzionati
dalle 9 alle 17

SSN dalle 10:30 alle 17

CENTRO PRIMO INTERVENTO ORTOPEDICO

Dal lunedì alla domenica
Dalle 8.00 alle 20.00

+39 02 69 51 5555

Il servizio è effettuato in regime privato.

Sindrome Compartimentale Cronica dell’Avambraccio


Che cos’è la Sindrome Compartimentale Cronica dell’Avambraccio?

La Sindrome Compartimentale Cronica dell’Avambraccio si tratta di quella condizione per la quale, durante una competizione o allenamento, si ha un aumento della massa muscolare dell’avambraccio tale da impedire il proseguimento dell’attività sportiva.

Quali sono le cause della Sindrome Compartimentale Cronica dell’Avambraccio?

La causa è legata all’eccessiva pressione che esercitano i muscoli dell’avambraccio sulle fasce che li avvolgono durante attività sportiva o a seguito di sforzi lavorativi intensi.

Quali sono i sintomi?

Tipicamente gli atleti riferiscono la comparsa quasi improvvisa di formicolii, perdita di forza, sensazione di pesantezza ed incapacità a continuare l’attività. Colpisce soprattutto i motociclisti, ma anche altri sportivi, quali canoisti e tennisti ne possono essere affetti.

Diagnosi

La diagnosi si basa soprattutto sul quadro clinico. Utile la misurazione della pressione intracompartimentale.

Trattamenti

Il trattamento conservativo è spesso inefficace: risolutivo è l’intervento chirurgico che consiste nella cosiddetta fasciotomia: tramite una piccola incisione all’avambraccio e l’utilizzo dell’endoscopia si risolve il problema. I pazienti tornano a muovere il braccio immediatamente nel postoperatorio e dopo poche settimane possono riprendere l’attività sportiva. Fondamentale la fisioterapia postoperatoria.