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Covid-19: combattere l’ansia perinatale

Il diffondersi dell’epidemia di Covid-19 in tutto il Mondo in breve tempo ha fatto sì che l’incertezza e la paura abbiano preso il sopravvento sulle emozioni positive. L’interruzione della normale quotidianità ha determinato un cambiamento repentino nelle nostre vite. Queste emozioni negative durante la gravidanza e nel post partum possono essere amplificate, in quanto i cambiamenti ormonali, sociali, psicologici e biologici che queste fasi di vita portano con sé, rendono la donna maggiormente vulnerabile allo stress e all’ansia. Ne parliamo con la dott.ssa Ylenia Barone, psichiatra del servizio di Psicopatologia Perinatale di Humanitas San Pio X.

«La gravidanza e il post partum sono probabilmente i momenti più emozionanti nella vita di una donna – dice la dott.ssa Ylenia Barone -. Allo stesso tempo si tratta di momenti di cambiamento, che possono portare all’insorgenza di preoccupazioni e vissuti ansiosi che magari prima non erano presenti. Le paure e ansie durante la maternità sono positive se rientrano in un range di normalità e preparano la donna a divenire mamma e ad occuparsi di una nuova vita. Se avere delle preoccupazioni che riguardano la propria salute e quella del proprio bambino per una mamma sono piuttosto frequenti, lo sono ancora di più durante questo periodo di diffusione del Coronavirus. In genere, i timori della mamma per la salute propria e del proprio bimbo riguardano:

  • il buon esito della gravidanza
  • l’eventualità di trasmettere al feto un’infezione
  • la possibilità di poter allattare
  • la protezione del neonato dalla trasmissione del virus.

Queste preoccupazioni, però, è importante che non diventino eccessive e non portino a comportamenti patologici di eccessivo controllo e pulizia in reazione alla paura della contaminazione. Due sono i consigli per evitarlo:

Tenere presente che elevati livelli di ansia e stress nel periodo perinatale possono influire negativamente sulla salute sia con complicanze ostetriche e ginecologiche per la mamma, sia sul neonato, nel breve e nel lungo termine

Imparare a gestire le preoccupazioni generate dalla diffusione del Coronavirus, mettendo ove possibile in atto delle strategie di coping, soprattutto durante queste settimane in cui si è costretti a cambiare la propria routine quotidiana

Strategie di copying: neomamme così si combatte l’ansia da Covid-19

«I dati scientifici su Covid-19 dovrebbero aiutare a tranquillizzare le mamme e contribuire a ridurre i livelli di ansia – sottolinea la dott.ssa Barone -. Infatti, la letteratura scientifica disponibile al momento, sebbene limitata, è abbastanza rassicurante per quanto riguarda la trasmissione placentare di Covid-19, l’allattamento materno al seno, l’incidenza e la prognosi dei bambini che contraggono il virus. Tuttavia, per combattere lo stress da diffusione del Covid-19, anche le donne in gravidanza e nel post partum possono adottare i comportamenti suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS):

  • Curare il proprio benessere mentale facendo cose che fanno stare bene: leggere, rilassarsi, guardare un film, oppure organizzare l’arrivo del bebè o approfittarne per trascorrere più tempo con il proprio bambino, giocando insieme
  • Mantenere uno stile di vita salutare: ritmi regolari, un buon sonno, una corretta alimentazione e fare esercizio fisico (se si è in gravidanza la tipologia di esercizio fisico è comunque da condividere con il proprio ginecologo)
  • Trasmettere sicurezza e serenità al bambino: semplici spiegazioni illustrate sul perché è necessario restare a casa, non si può andar al nido o alla scuola materna, e non si può trascorrere il tempo con altri bambini come erano soliti fare
  • Evitare di trascorrere troppo tempo su siti internet e social alla ricerca di notizie: in caso di dubbi circa il proprio stato di salute e quello del proprio bambino è opportuno rivolgersi al proprio ginecologo, alla propria ostetrica o al proprio pediatra.

Se tuttavia mettere in atto queste strategie di coping non bastassero, e l’ansia e la preoccupazione raggiungessero livelli patologici, si consiglia di parlarne con il proprio medico e chiedere aiuto ad uno specialista – conclude l’esperta -, perché il Benessere Mentale in gravidanza e nel post partum è importante non solo per la futura mamma o neo mamma, ma anche per il nascituro».

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