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Gravidanza, i consigli dell’ostetrica per viverla serenamente

La gravidanza porta con sé diverse domande e molte donne hanno bisogno di sentirsi rassicurate e di avere un punto di riferimento cui rivolgersi in caso di dubbi. Come sottolinea la dottoressa Stefania Del Duca, Coordinatrice Ostetrica di Humanitas San Pio X, oltre alle visite con il ginecologo è possibile affidarsi a un’ostetrica facendo riferimento per esempio a un consultorio. Questa figura può accompagnare la gestante e la coppia passo dopo passo nella gravidanza, rispondendo alle esigenze dei futuri genitori: dall’alimentazione all’igiene, dalla cura della pelle all’attività fisica, dalla vita sessuale ai viaggi.

“In generale, in gravidanza è importante la moderazione. Questo vale anche per la pratica dell’attività fisica: se la gravidanza procede in maniera fisiologica e la gestante è già allenata, perché abituata a fare sport, può proseguire nella sua attività purché la adatti alle nuove esigenze del proprio corpo. Via libera al movimento, con frequenti passeggiate; camminare giova alla circolazione, al mantenimento del tono muscolare e al buon umore, grazie alla produzione di endorfine. Se possibile, è meglio dedicarsi a qualche passeggiata nella natura (in campagna, al lago, in collina), per godere dell’aria più pulita”, ha sottolineato la dottoressa Del Duca.

La vita sessuale

“La gravidanza porta con sé molti cambiamenti e investe anche la vita di coppia, compresa la dimensione sessuale. Diverse coppie, almeno inizialmente, provano timore ad avere un rapporto sessuale; se però, non ci sono controindicazioni mediche, le coppie possono continuare ad avere una propria vita sessuale, con i tempi che preferiscono.

A entrare in gioco è spesso il diverso modo che ha un uomo di guardare la propria compagna, mentre da parte della gestante può esserci una difficoltà a vedersi come donna e non solo come futura madre. Sono sensazioni personali e lecite, che però non devono ostacolare la serenità della vita di coppia, ma che anzi possono essere condivise e affrontate, magati con l’aiuto del ginecologo o dell’ostetrica”, ha raccomandato la specialista.

L’importanza del corso preparto

“Consiglio a tutte le gestanti di seguire un corso preparto. L’ideale sarebbe iniziare il corso fin dal quarto mese di gravidanza, per prepararsi al meglio alla nuova vita che arriva e non solo al parto. Purtroppo non sempre questo è possibile e dunque i corsi si concentrano alla fine della gravidanza e spesso sono solo dedicati al travaglio e al parto. In Humanitas San Pio X invece, dedichiamo ampio spazio anche alla genitorialità: vogliamo che i futuri genitori si concentrino sulla nascita in senso più ampio e che siano preparati una volta tornati a casa.

Il travaglio e il parto preoccupano la maggior parte delle donne e i corsi aiutano anche a riconoscere i segnali del proprio corpo: nelle ultime settimane di gravidanza, per esempio, la pancia sarà più dura soprattutto durante la notte. Inizieranno a comparire le contrazioni, più fastidiose e frequenti, sebbene non ancora dolorose e insistenti. Sono le contrazioni prodromiche, di preparazione. In questa fase inoltre può verificarsi la perdita del tappo mucoso, in presenza di perdite di sangue, invece, è bene recarsi in ospedale. Sintomi di questa fase sono anche nausea, vomito, diarrea e bisogno frequente di urinare.

A un certo punto, con l’avvio del travaglio, le contrazioni diverranno più brevi (circa 30 secondi) e regolari”, ha spiegato la dottoressa Del Duca.

Il consultorio, un aiuto nel post partum

“Il consultorio e il personale che vi lavora possono essere un riferimento anche nella delicatissima fase del post parto. Il pediatra infatti aiuta i genitori a verificare che il bambino cresca in salute e ad affrontare eventuali disturbi, ma ci si può rivolgere in consultorio se si hanno dubbi sull’allattamento, sull’accudimento del bambino, sullo svezzamento, o ancora sulle relazioni in famiglia o sul proprio ruolo di madre. I consultori in questo senso sono preziosi perché sono dedicati alle donne e alle famiglie, affinché queste possano trovarvi riferimento e aiuto”, ha concluso la dottoressa Del Duca.

 

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