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Reflusso, limitare la frutta estiva riduce il fastidio

Per affrontare il caldo estivo, spesso si ricorre a frutta e verdure di stagione. Se si soffre di reflusso gastroesofageo, però, è meglio limitare il consumo della frutta estiva e provare a rinfrescarsi con le verdure fresche e tanta acqua. «La frutta estiva e alcune verdure crude – spiega il dottor Marco Dal Fante, Responsabile di Gastroenterologia ed Endoscopia, in Humanitas San Pio X – favoriscono la produzione di succhi gastrici che, in caso di malattia da reflusso gastroesofageo, oppure di reflusso occasionale, risalgono dallo stomaco all’esofago aumentando il bruciore a stomaco o esofago, tosse, e raucedine. Il reflusso gastroesofageo è dovuto all’imperfetta chiusura del cardias, lo sfintere esofageo inferiore. La sua funzione è di barriera tra esofago e stomaco per evitare che l’elevata acidità dei succhi prodotti nello stomaco per digerire il cibo, possa risalire all’esofago, danneggiandone i tessuti. Eccessi alimentari, alcuni alimenti e stili di vita possono favorirne la comparsa, anche in modo occasionale e saltuario».

Non solo cibo: per ridurre il reflusso, attenzione anche allo stile di vita

Non solo la frutta estiva e alcune insalatone possono aumentare il rischio di reflusso, ma anche certe abitudini spesso difficili da correggere. «Tonno, uova, pollo, formaggi freschi, salumi, aceto, pomodori e cipolla sono ingredienti che si trovano spesso nelle insalatone – prosegue l’esperto -. Si tratta però di alimenti che vanno evitati o limitati, così come il caffè, il tè e il vino, i cibi fritti, molte spezie e il cioccolato. Tuttavia, correggere solo la dieta ed evitare o limitare alcuni alimenti, non è sempre sufficiente a tenere sotto controllo il reflusso gastroesofageo. Per esempio, anche i farmaci antinfiammatori (FANS) possono esacerbare i sintomi del reflusso perché favoriscono la produzione di acido gastrico; anche i pasti abbondanti sono da evitare, mentre sarebbe importante smettere di fumare perché il fumo riduce sia la salivazione, sia la tenuta del cardias. Da non dimenticare che obesità e sovrappeso aumentano la pressione addominale che induce il reflusso gastrico, mentre i sintomi migliorano se si mantiene una postura eretta a tavola e durante la digestione, evitando anche abiti stretti o cinture. Infine, attendere almeno 90 minuti prima di coricarsi».

Gastroenterologia ed Endoscopia
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