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Scintigrafia del reflusso gastro-esofageo


*Momentaneamente nel nostro ospedale non effettuiamo questo tipo di prestazione.

Che cos’è la Scintigrafia del reflusso gastro-esofageo?

La Scintigrafia del reflusso gastro-esofageo è un esame che permette di valutare i tempi di svuotamento esofageo e gastrico di un pasto liquido e l’eventuale presenza ed entità di reflusso del contenuto gastrico nell’esofago.

A che cosa serve l’esame?

Questo esame è indicato per:

  • Acalasia Reflusso gastro-esofageo
  • Spasmo esofageo diffuso Gastroparesi diabetica
  • Sclerodermia

Le informazioni che si potranno ottenere da questo esame saranno di aiuto per giungere alla formulazione di una diagnosi accurata ed eventualmente per indirizzare il paziente ad un intervento terapeutico il più possibile appropriato.

Alternative diagnostiche

Non ci sono alternative diagnostiche alla Scintigrafia del reflusso gastro-esofageo; esistono tuttavia delle metodiche complementari all’esame quali l’Esofagogastroduodenoscopia, lo studio radiologico dell’apparato digerente superiore, la manometria esofagea, a fronte, però, di una maggiore invasività.

Come si svolge l’esame?

L’esame si suddivide in più fasi: somministrazione di un radiofarmaco per via orale, acquisizione delle immagini e interpretazione del risultato.

Il medico nucleare, a termine del colloquio, somministrerà al paziente per via orale un pasto liquido, costituito da circa 300 ml di succo d’arancia contenente una piccola quantità di una sostanza debolmente radioattiva (radiofarmaco) che, non essendo un mezzo di contrasto iodato, non darà alcun disturbo né causerà fenomeni allergici. Le radiazioni emesse dal radiofarmaco pur essendo invisibili, saranno rilevate dalla gamma camera e trasformate in immagini. Il radiofarmaco impiegato per l’esame è il 99mTc-Nanocolloidi.

L’assunzione del pasto liquido e l’acquisizione delle immagini avverrà in due fasi:

  • la prima, della durata di circa un minuto; verrà svolta in posizione eretta di fronte ad una delle testate dell’apparecchiatura e richiederà la deglutizione di un cucchiaio di succo d’arancia
  • la seconda, immediatamente dopo, della durata di circa 50 minuti, verrà eseguita in posizione supina, con entrambe le testate dell’apparecchiatura centrate sulla regione addominale, sopra e sotto il suo corpo, ma senza alcun contatto, dopo aver assunto il resto del succo d’arancia.

Durante l’esecuzione dell’esame è indispensabile che il paziente resti il più possibile immobile.

Per il completamento dell’indagine, potrebbe essere necessario eseguire delle acquisizioni a 24 ore dalla somministrazione del radiofarmaco.

Sono previste norme di preparazione all’esame?

Per una corretta esecuzione dell’esame si richiede che il paziente sia a digiuno da almeno quattro ore; non è richiesta la sospensione di farmaci anti-reflusso e anti-acido a meno che tale richiesta non pervenga dal medico curante o dallo specialista gastro-enterologo.

Il giorno dell’esame il paziente sosterrà un colloquio preliminare con il medico nucleare, durante il quale dovrà mostrare tutta la documentazione clinica relativa alla patologia di cui è affetto (esami diagnostici, terapie in corso, interventi chirurgici eseguiti, etc.).

Follow-up

Il paziente potrà riprendere le normali occupazioni e la terapia, eventualmente interrotta. Per eliminare rapidamente il radiofarmaco nelle 24 ore successive all’esame, dovrà bere molta acqua o liquidi per favorire la diuresi ed osservare le seguenti norme:

  • evitare il contatto o la vicinanza con donne in gravidanza, mantenendo una distanza di almeno un metro
  • dopo aver utilizzato il WC far scorrere abbondantemente l’acqua e lavarsi accuratamente le mani
  • se ha o entra in contatto con dei bambini piccoli, è preferibile evitare di tenerli in braccio per lungo tempo, se ciò non è strettamente indispensabile.

L’esame è pericoloso e/o doloroso?

L’esame è indolore ed è praticamente privo di qualsiasi effetto collaterale.

Quali pazienti possono sottoporsi all’esame?

L’esame non può essere eseguito in caso di gravidanza e allattamento.